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4 Maggio 2025La crisi KTM si fa sempre più evidente. L’azienda motociclistica austriaca ha comunicato ufficialmente il blocco totale della produzione presso lo stabilimento di Mattighofen, dal 1° maggio 2025 fino a fine luglio. La causa principale è la persistente mancanza di componenti fondamentali per l’assemblaggio, tra cui parti elettroniche, semiconduttori e alcuni moduli meccanici.
Una situazione simile si era già verificata nei mesi precedenti, ma ora lo stop è più lungo e strutturato. KTM si trova dunque costretta a prendere una decisione drastica, con un impatto considerevole sull’intera filiera produttiva e sull’economia locale.
Effetti della crisi KTM su lavoratori e stabilimento
Lo stabilimento di Mattighofen impiega circa 3.000 persone, tra operai, tecnici e personale amministrativo. L’interruzione della produzione comporterà una serie di misure straordinarie per il personale. Gli impiegati passeranno alla settimana lavorativa ridotta (4 giorni) con un taglio del 20% dello stipendio, mentre gli operai saranno soggetti alla Kurzarbeit, la cassa integrazione prevista in Austria.
La direzione dell’azienda, tramite l’amministratore delegato Gottfried Neumeister, ha dichiarato che si tratta di una decisione dolorosa ma inevitabile per la sopravvivenza del marchio. KTM, infatti, deve affrontare anche una scadenza debitoria di circa 600 milioni di euro, da ristrutturare nel corso del 2025.
Una crisi che va oltre KTM: il settore in difficoltà
Sebbene la crisi KTM sia particolarmente grave, non è un caso isolato. Il settore motociclistico e automobilistico è in sofferenza da mesi, a causa della difficoltà di approvvigionamento di materiali e componenti, soprattutto quelli legati all’elettronica. Anche altri marchi europei e giapponesi stanno rivedendo i piani produttivi per far fronte alla scarsità di forniture.
Tuttavia, la risposta di KTM è tra le più radicali, evidenziando una criticità strutturale più profonda. L’azienda punta ora a riassestarsi nei mesi estivi e ripartire a pieno regime nella seconda metà del 2025, sperando in un miglioramento della situazione globale.
Prospettive future per KTM dopo lo stop
La dirigenza KTM è già al lavoro per trovare nuovi fornitori, rinegoziare i contratti con i partner industriali e attrarre nuovi investimenti. L’obiettivo dichiarato è tornare alla normalità produttiva prima della fine del 2025, ma molto dipenderà anche dalle evoluzioni del mercato internazionale.
La crisi KTM rappresenta un campanello d’allarme anche per l’intera economia europea, in un contesto dove le tensioni geopolitiche e la dipendenza tecnologica stanno mettendo in crisi anche aziende solide e storiche.